sabato 26 giugno 2010

Giulia Passione: Casa mia col sole


Io e mio marito (da qui in poi chiamato Mr. Ford) abbiamo cominciato a cercare casa un anno e mezzo fa. Lavorando entrambi a Milano il primo approccio verso il mondo dell'immobiliare si è svolto nella città meneghina. Il nostro budget limitatissimo ci ha spinto ad orientarci verso la ridente zona di Brenta, unica alla nostra portata. Il risultato è stato disastroso. Tralascio di raccontarvi dell'appuntamento che ci siamo dati sotto una delle case viste,al quale Mr. Ford si è presentato in ritardo (ma solo per non confondere le nostre ormai solide abitudini), che mi ha permesso di osservare la popolazione locale e passo direttamente alla "CASA DELLA MORTA".
Appartamento sito in un complesso residenziale di 5/6 condomini con annesso giardino, trilocale di 80 mq da ristrutturare, disponibile subito.
Entrati nella "CASA DELLA MORTA" ci siamo subito resi conto che qualcosa non andava. I locali sembravano essere stati abitati fino ad un minuto prima del nostro ingresso, sul tavolo del salotto erano presenti bicchieri e medicinali, nel lavandino della cucina piatti e posate.
Ma è stato con il passaggio al bagno che la nostra convinzione si è rafforzata, alla visione di uno "sgabellino" per anziani posato nella vasca in posizione d'utilizzo.
La camera da letto è stato il colpo fatale: il materasso era piegato in due con ancora le lenzuola aggrappate saldamente agli angoli, accanto al letto un comodino su ruote con un bicchiere d'acqua mezzo pieno, medicine e termometro, sulla parete a lato una branda con le coperte tirate su.
Uscendo (dovrei dire scappando) abbiamo notato due (DICO DUE) calendari fermi ad AGOSTO 2005.
Vorrei dire a quel figlio/nipote snaturato: ma puttana vacca, ti lasciano in eredità una casa che vale una piccola fortuna, MA PORTA VIA LE COSE DELLA MORTA, no?
E' questione di buon gusto!!!

Traumatizzati dalla faccenda ci siamo spostati nella più quieta provincia di Lodi dove ci siamo innamorati di questo magnifico appartamento inondato di luce in cui sto aspettando Mr. Ford che torni dal lavoro.

Questo primo post è dedicato all'attesa di lui.

2 commenti:

  1. Quanti ricordi, nella casa della morta!
    Addirittura io me ne ricordo tre, di calendari!
    E del tizio dell'agenzia che mi conferma il fatto che la zona faccia cagare...
    Meglio la nostra casa da "country people"!

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  2. Se qui solo da un anno e mezzo quindi?
    E non hai voglia di fuggire da questa provincia di decerebrati genetici?
    O lavori troppo a Milano per non esserti resa conto di chi sono i Lodigiani, oppure sei finita nell'unico paese di sani di mente.

    Il mio non lo è, anzi si vedono pure degli ottimi esempi di cretinismo delle valli. Sai com'è, sono pur sempre nella valle del Lambro.

    Ah visot che il blog è recentissimo me lo legog tutto tutto: preparati, perchè mi piace e potrei lasciare altri commenti ;)

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