sabato 30 aprile 2011

GIulia Passione: Zuccherini Spiritosi

Un post di sole foto per ricordare un anno e 11 mesi fa...

Ford non sa scannerizzare le foto

L'Anice è stato il primo gusto a finire

Rosa e Vaniglia, il mio preferito

Viola e Liquirizia, il più glamour
La ricetta la trovate qui.

giovedì 28 aprile 2011

Giulia Passione: A grande richiesta

Proprio ieri un/a lettore/trice (ma propendo per /trice) mi chiedeva come ho fatto a spendere poco per il Passione/Ford matrimonio di cui parlavo qui. Sono piuttosto sicura che sia Kate, la futura moglie di William d'Inghilterra. Ne sono certa.

Premesso che Kate ha richiesto "uno dei miei bei post" e quindi non posso deludere la futura regina e quindi sono emozionata e quindi ancora questo post verrà una merdaccia, posso dire che in effetti siamo stati molto bravi a risparmiare per il nostro matrimonio e i motivi sono stati tre.
Uno di carattere economico, ergo non avevamo una lira.
Il secondo di carattere filosofico e cioè non si capisce per quale motivo ci sia bisogno di spendere decine di migliaia di euro per una festa che se non si chiamasse matrimonio costerebbe la metà.
Il terzo di carattere. Sono un pò orgogliosa e mi scoccia pesare sui miei genitori o quelli di Ford. Poi certo, ci sono casi in cui senza non potremmo farcela (tipo la macchina), ma cerchiamo il più possibile di pensare che i soldi che si sono guadagnati faticosamente (e da qualche anno possiamo effettivamente capire cosa voglia dire) se li devono godere loro. Se possibile.

Ed ecco quindi gli accorgimenti che ho adottato:

- vestito da sposa: a meno di non avere una taglia particolare (e cioè essere molto magre o molto cicce) gli outlet sono una manna dal cielo. La differenza consiste, oltre che nel prezzo, nel fatto che in una boutique di abiti da sposa tu provi il modello e poi loro lo rifanno da capo sulle tue misure. In outlet invece tu provi il modello (che è quello usato durante le sfilate o durante le prove d'abito della sartoria originaria) e se ti sta abbastanza bene, loro lo rimettono a posto (nel mio caso era un pochino da allargare, perchè sto quasi nella categoria molto cicce, ma giusto al pelo al limite). Ho comprato il secondo abito che ho provato nel primo outlet (pur avendone provati altri modelli successivamente in altri atelier) e l'ho pagato (no, non è vero, l'ha pagato mio papà) 1000 € contro i 3000/5000 (e oltre) richiesti per un abito nuovo.

- scarpe: ormai si trovano di tutti i colori ovunque, quindi eviterei i negozi da sposa. Io me le sono comprate rosse come il bouquet, e le ho pagate meno di 50 € e in più le metto ancora oggi (poco perchè hanno un tacco stratosferico, però nelle occasioni particolari...)

- bouquet: ho imposto a Ford (perchè di tradizione toccava a lui) di non dire che era per un matrimonio, ma per una proposta di matrimonio. Abbiamo risparmiato credo sui 30/50 €. Non è tanto ma bisogna considerare che comunque il bouquet sarebbe stato uguale e che quei soldi sarebbero stati sprecati

- ricevimento: qui secondo me ci sono due strade. La prima è sapere esattamente cosa vuoi e quanto vuoi spendere e dunque muoverti secondo le tue aspettative. La seconda è non dire che si tratta di un matrimonio ma di una festa familiare. Questa seconda strada è un pochino rischiosa perchè comunque per un matrimonio curano di più il tutto... Per quanto riguarda la cena noi volevamo qualcosa di rustico e quindi ho cercato un agriturismo. All'inizio non dicevo quanto volevo spendere e mi tiravano fuori cifre assurde per menù mai richiesti. Poi ho spiegato bene cosa volevo (buffett d'antipasti molto abbondante e rustico, due primi al tavolo e poi direttamente torte e fontana di cioccolato - quest'ultima consigliatissima, si ricordano SOLO di quello gli invitati) e quanto volevo spendere. Alla fine solo tre posti mi hanno detto di sì ed abbiamo scelto tra quelli.

- fiori: per i tavoli puoi scegliere due soluzioni. La prima è acquistare i fiori direttamente nel paesino del ricevimento. Ad es. se sei di Milano e ti sposi a Vizzolo Predabissi (spero per te di no), sicuramente il fioraio di Vizzolo costa di meno e risparmi il trasporto. La seconda è decidere di non mettere i fiori al tavolo ma qualcosa di completamente diverso (tipo dei vasi pieni di caramelle colorate o di matite colorate o di arance o mele).

- tableau: in realtà molto più che la realizzazione è l'idea che fa la differenza. Quindi il mio consiglio è beccare l'idea giusta e gestire il tableau con delle foto o delle immagini. Devo ammettere poi che in questo caso io l'ho fatto realizzare perchè mi sono svegliata molto tardi e dunque l'altra possibilità che vi suggerisco è quella di cercare online. Ci sono un sacco di siti carini che propongono tableau e cake topper personalizzati a poco...

- partecipazioni: il sito a cui mi sono appoggiata è PartecipazioninKarta. Mi permetto di consigliarlo per quattro motivi:
il primo è che hanno un sacco di disegni e di colori
il secondo è sono abbastanza economici
il terzo è che sono molto puntuali
il quarto è che lavorano con i disabili

- confetti: io li ho comprati al supermercato e in pasticceria, ma sfusi, non insieme alla scatolina. Poi vabbé noi l'abbiamo fatto strano perchè erano 9 di colori diversi, però anche quelli bianchi vanno benissimo (li trovi anche alla Metro se conosci qualcuno che ha la tessera, anche quelli di Sulmona, come Kate e William)

- scatoline per confetti: cerca sui siti di packaging, perchè è molto più facile trovarli a poco. Ad esempio le scatoline per confetti sui siti di bomboniere li trovi a circa 1€ l'uno (faccio una media). Su un sito di packaging lo stesso tipo l'ho acquistato a 7€/100 pezzi...

- bomboniere: la premessa è che io sono STRAORGOGLIOSA delle mie bomboniere e che quindi ti racconterò esattamente come erano... i miei ZUCCHERINI SPIRITOSI.
Ho acquistato (tramite mia mamma, alla metro) dei barattoli da marmellata e alcool alimentare.
In drogheria ho comprato: salvia, menta, anice, cannella, vaniglia, liquirizia, viole cristallizzate e rose cristallizzate. Al supermercato limone, mandarino, arancio, basilico, colorante alimentare e zollette di zucchero. In cartoleria pennarelli, rafia, carta crespa ed etichette.
Il procedimento è semplice. Basta inserire più zollette di zucchero possibili all'interno di un barattolo, inframmezzando con gli aromi (basilico, rosa e vaniglia, viola e liquirizia, agrumi, arancia e cannella, menta, anice, limone e salvia), ricoprire il tutto con l'alcool alimentare, aggiungere qualche goccia di colorante alimentare per dare un tocco di colore al barattolo (personalmente sono stata banale e ho seguito i colori naturali, in modo da esaltarli più che coprirli). Infine chiudere e lasciare chiusi per almeno un mese, ogni tanto scuotere i barattoli per miscelare gli aromi. Dopodichè (non sono sicura si scriva così. Mannaggia alla mia ignoranza) coprire il tappo con la carta crespa colorata (anche qui sono rimasta in tinta) e chiudere, intorno al tappo, con la rafia. Per concludere creare delle etichettine con su scritto l'aroma.
Alla fine il risultato è simile a questo:

Questi sono industriali e di classe, se riesco posterò una foto dei miei...
ma un pò più grezzo e quindi più divertente e quindi più colorato e quindi BELLISSIMO.

Sulle bomboniere più che dirti come risparmiare (chiaramente fare da sè è un opzione) ti direi mia cara Kate che secondo me le bomboniere da mangiare o da bere sono le migliori (gli zuccherini si possono mangiare così come sono, e sono mooooooolto forti, oppure mettere nel caffè, dicono che quello al basilico col caffè sia buonissimo, oppure gli si può dare fuoco in modo da bruciare l'alcool e poi mangiare). Non rimangono anni a prender polvere, quando la persona li mangia/beve pensa a te, non sono cose sprecate.

Ovviamente non è obbligatorio farli da sè. Ci sono posti che ti fanno i barattolini di miele buono o bottiglie di vino con l'etichetta personalizzata o ancora all'equosolidale puoi trovare tocchi grandi di cioccolato purissimo... Però per me la personalizzazione, che sia nell'incarto, nell'etichetta, nella creazione o in tutto ciò, è importante perchè significa che veramente ci hai tenuto a fare qualcosa per ringraziare tutti quelli che sono venuti a festeggiarti. Con questo non voglio dire che chi le compra se ne sbatte, ma solo che io amo le cose fatte a mano.

Spero che questi consigli possano essere utili a qualcuno.

mercoledì 27 aprile 2011

In the jungle, the quiet jungle, the Lion sleeps tonight

pagherei per essere un gatto e dormire tutto il tempo che voglio
E fosse solo tonight!
Qualcuno conosce una malattia che induce sonnolenza a tutte le ore del giorno e della notte e che provoca nel malato un aumento del fabbisogno di sonno del, diciamo, 100% rispetto alle persone normali?
Ho "un'amica" che dormirebbe 15 ore al giorno filate senza difficoltà.
Non credo sia la narcolessia, perchè quella provoca anche addormentamenti incontrollati che non si riescono a gestire, mentre in realtà "la mia amica" in certe situazioni, tipo al lavoro, riesce a contenersi.

Insomma "la mia amica" è solo pigra o si deve preoccupare???

Aggiornamento:
dopo aver letto su Wikipedia i sintomi della Narcolessia "la mia amica" si è convinta di avercela:

Sintomi della malattia

Eccessiva sonnolenza diurna
Rappresenta il segno fondamentale della malattia, ed è caratterizzata da una irrefrenabile voglia di dormire in condizioni di scarso stimolo ambientale, ad esempio durante la lettura di un libro o durante uno spettacolo televisivo. Tuttavia episodi di sonnolenza improvvisa si possono verificare durante il pranzo o ad esempio durante conversazioni telefoniche. Si possono verificare spesso piccoli attacchi (microsonnellini).

CELO

Cataplessia
La cataplessia è caratterizzata da una repentina perdita del tono muscolare in seguito ad una forte emozione, frequentemente sono causati dalle risate, da una rabbia improvvisa, da uno sforzo fisico o da una attività sessuale. Rappresenta il secondo più comune sintomo di narcolessia ed è presente in circa l'80% dei casi pediatrici. Il soggetto durante la crisi non perde coscienza e di solito il ricordo dell'evento è conservato. Gli episodi possono durare da qualche secondo a qualche minuto con una completa risoluzione dopo la crisi.

SE AVESSI CAPITO COSA SIGNIFICA POTREI DECIDERE SE CELO O MANCA

Allucinazioni Ipnagogiche/Ipnopompiche
Sono caratterizzate da allucinazioni uditive e visive spesso descritte come sogni che si verificano durante le fasi di passaggio sonno/veglia all'inizio del sonno (allucinazioni ipnagogiche) ed alla fine del sonno (allucinazioni ipnopompiche).

CELO. Sogno di continuo, sempre, complicato.

Paralisi ipnagogica
Sono caratterizzate dall'inabilità da parte dell'individuo di muoversi o parlare, sia durante le fasi di addormentamento che durante la fase REM. La durata del fenomeno può variare da alcuni secondi a diversi minuti. Le paralisi regrediscono spontaneamente.

MANCA


AIUTO!

domenica 24 aprile 2011

Giulia Passione: Archeologia

Ma che belle immagini!
La perla della mattina:

sono un'archeologa del pelo incarnito...

E dire che mi sono appena svegliata! Buon fine settimana lungo e divertitevi tantissimo!

giovedì 21 aprile 2011

Giulia Passione: Il giorno del Ringraziamento

Ringraziamo tutti Babbo Passione per:

- il colore rosso della mia nuova ELLA
- il giubbetto arancio fosforescente della mia taglia
- il risparmio annuale di circa 720 € + varie ed eventuali
- il bene dell'ambiente
- i fendinebbia che scopro oggi non essere gli abbaglianti (e sì che abitando nella pianura padana m'è passato per la testa più d'una volta che co' sti cazzo di fendinebbia si vede peggio che andar di notte e in più è effettivamente notte9
- l'autoradio (o lauta radio???) Blaupunkt con lettore CD e MP3
- l'alzacristalli elettrici e chiusura porte centralizzata (poi dice che non faccio esercizio fisico!!)
- il climatizzatore che mi permetterà di non ingoiare vari insetti e di sentire Ford quando parla e siamo in macchina insieme d'estate
- il climatizzatore che permetterà agli altri di non sentire la mia dolce voce canterina ai semafori
- le barre portapacchi che possono sempre tornare utili... non si sa mai!
- l'ABS che mi dicono non sia una versione dance anni '90 di YMCA
- l'airbag per me (come se non bastasse quello già regalatomi da Babbo Passione in fase accoppiamento con Mamma Passione)
- l'airbag per Ford (solo perchè Babbo Passione sa che senza di lui non potrei vivere e perchè, tutto sommato e considerato che sono l'unica figlia Passione che ha e che siamo di famiglia meridionale, gli sta simpatico)
- il mobiletto portabicchieri con presa di corrente 12v (indispensabile per il navigatore e la Coca-Cola)
- il sedile guida con cuscino regolabile in altezza (vi ho già detto che sono la nana della famiglia Passione? Diciamo che la media famiglia è 1.80 senza contare me, inserendo nel calcolo anche me scendiamo sugli 1.23 o due mele o poco più che dir si voglia)
- il volante regolabile in altezza (per evitare lo stile Mr. Magoo)
- il servosterzo elettrico Dualdrive TM che ormai nessuno sa più guidare senza

Ma soprattutto ringraziamo Babbo Passione per la più grande dimostrazione d'affetto del mondooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!
YUPPI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E ora aspettiamo luglio per l'arrivo di ELLA, aspettate con me??

ELLA la rossa
PS: piccola parentesi polemica: avete notato quanti nostri coetanei (parlo della fascia 20/40) fanno di tutto per non dire che hanno ricevuto qualcosa in regalo (tipo l'appartamento o appunto la macchina), come se non essersela comprata da soli sia una vergogna.
Beh io penso che la vergogna sia non rendere grazie alle persone che, amandoci, fanno di tutto per renderci la vita più agevole e soprattutto per renderci felici. Io se fossi madre farei il possibile e pretenderei gratitudine e rispetto per ciò che faccio.

O forse è che ho frequentato per troppo tempo i fricchettoni che se la menano e ti dicono in faccia che "sai io e il mio fidanzato abbiamo comprato casa!" "Davvero? E come vi hanno dato il mutuo? Te lo chiedo perchè sai abbiamo tutti e due il contratto a tempo indeterminato ma se non hai una piccola base di partenza ti fanno storie e voi invece siete tutti e due disoccupati... Se mi dici la banca ci vado a parlare" " Ah sì poi te la dico..."  E poi gliel'avevano comprata i suoi!

MA DAI!

martedì 19 aprile 2011

Giulia Passione: Lo Strùggio

Strùggio: [strudʤi'o] s.m. - Dicesi strùggio il tipico stato d'animo adolescenziale che provoca tormenti e affanni al succedere di qualsiasi avvenimento. Codesto sentimento ammanta di passione ogni piccolo accadimento e provoca, nella persona struggiàta, un'innalzamento dell'adrenalina e una conseguente sensazione di essere vivi e profondamente coinvolti emotivamente. [fonte: Giulia Passione]

Qui lo dico e qui lo nego.

Io amo lo strùggio. Guardo i film e mi appassiono alle storie strùggie, leggo i libri e mi vengono le vampate nel pensare allo strùggio, guardo le serie tv, ma solo quelle un pò strùggie.

Insomma io amo lo strùggio.

La tipica faccia strùggia.
Ma con dei capelli mitici e mio sogno da una vita.
Credo che la letteratura prima, la cinematografia poi, per passare dall'arte visiva, le poesie, il teatro, persino il circo e anche la vita ci facciano pensare che siamo vivi solo quando ci struggiamo (metto la parola corretta in modo che nessuno pensi che non conosco il termine struggimento). Beh con me letteratura, cinematografia, arte visiva etc abbiano fatto un buon lavoro.

Quando sono felice e serena cerco lo strùggio. Quando sono triste sono in piena fase strùggia. Quando sono media "c'è un fottìo di animaletti un pò matti inventati da me" (dai questa non potete non riconoscerla. E' la canzone anti-strùggio per eccellenza!).

Per fortuna a far da contraltare a questa mia malattia strùggia c'è Ford, che risponde alla mia ricerca di strùggio con tutta la calma e la pace di una persona che questa fase l'ha già passata, non concedendo alla mia "ossessione" neanche un centimetro del nostro spazio.

Però ogni tanto un bel litigio strùggio, una bella uscita di scena plateale (e strùggia)...
Insomma a me manca il teatro perchè lì potevo struggiarmi (struggermi, lo so) quanto volevo senza conseguenze. Però poi non riuscivo a tornare indietro a me stessa, quindi forse qualche conseguenza ce l'aveva...
Oddio, mi sembra ancora lunedì!

E voi? Che rapporto avete con lo strùggio? Avete superato la fase adolescente inquieta o ogni tanto create le occasioni per potervi struggiare un pò?

lunedì 18 aprile 2011

Giulia Passione: Eclettismo

Tutto nasce dal fatto che stamattina, come più o meno sempre, ho una pettinatura diversa dal solito e che nessuno al lavoro si è astenuto dal commentarla. Da qui il pensiero che la gente non comprende le persone eclettiche perchè vivono nelle loro piccole certezze estetiche dalle quali, di solito, poco si scostano.

Beh certo, se fossi così di sicuro
non mi farebbero le battute!
Ah, non sono bionda, sia chiaro!
 Guardatevi intorno: quanto spesso cambia il look dei vostri "vicini"? Vicini di casa, di scrivania, di posto sul treno... Ve lo dico io: una media di una volta all'anno o una ogni due anni. E se per caso un giorno sono un pò diversi (più tirati, più sciatti, meno truccati, particolarmente attenti al look) c'è sempre un motivo specifico(matrimonio, funerale, riunione con i capi, cena fuori...). Ecco io non sono così. Io sono diversa quasi tutti i giorni e spesso senza motivo (o addirittura fuori contesto). Oggi sono in jeans scarpe da ginnastica e felpa (ma con l'intimo coordinato e pizzoso) e domani magari avrò un vestitino figo con gli stivali e magari il reggiseno spaiato. Oppure un giorno ho i capelli lisci da monaco (il famoso taglio a scodella) e il giorno dopo li avrò tutti legati da mollette oppure, come oggi, tutti tirati indietro stile "vento in galleria".
Questa cosa di me stranisce gli altri.

Io credo di essere così per due macro motivi:

1) non sono così legata alla mia immagine pubblica, non vivo con l'ansia di non piacere, fisicamente, agli altri e quindi non mi preoccupo se oggi i miei colleghi non condividono la mia pettinatura. Inoltre non ho bisogno delle sicurezze psicologiche che derivano dal trucco [ad es. ho un'(ex)amica che non ho MAI visto senza kajal] o da uno stile proprio e definito al centimetro.
2) a me piacciono un sacco di stili: gipsy, militare, sportiva, iper elegante, glamour. Mi piacciono tutti i colori: rosso, verde, arancio, marrone, grigio, bianco, blu, ROSA.

Ed era da qui che volevo partire, poi mi sono chiesta che cosa volesse dire effettivamente essere eclettica e devo ammettere che la definizione di eclettismo mi si addice ancora di più della limitata conoscenza che avevo del significato della parola.

Il termine eclettismo (dal greco eklektekós da ekleghein, scegliere, selezionare) indica l'atteggiamento di chi sceglie in diverse dottrine ciò che è affine e cerca di armonizzarlo in una nuova sintesi. Per gli oppositori dell'eclettismo questo metodo costituisce una acritica e incoerente mescolanza di elementi teorici di provenienza diversa e talvolta contraddittori che lo assimilano al sincretismo nel suo significato più negativo. [fonte Wikipedia].

Toh! Sono proprio eclettica! In effetti se c'è un'azione che faccio senza grandi dilemmi e senza grandi ripensamenti è quella di scegliere. Detesto le persone (sto generalizzando quindi sicuramente faccio torto a qualcuno) che rimangono in un bozzolo di indecisione vivendo un grande dramma senza scegliere la strada attraverso la quale affrontare il domani. E' una roba che mi manda in bestia.
Io so quello che voglio e non tengo appesi gli altri in attesa di una mia risposta. (va beh e qui si capisce che ho qualche problema psicologico rispetto all'indecisione, che, come già detto, mi manda in bestia!)
In più ciò in cui credo è preso da tutto ciò che ho imparato o conosciuto nella vita. Ci sono principi cattolici nei quali mi riconosco pur detestando ed odiando in toto l'istituzione ecclesiastica. D'altro canto ci sono anche principi filosofici in cui credo, ma anche principi morali che mi rappresentano.
Insomma non mi fossilizzo in un'unica forma.
Peccato che dire "sono un camaleonte" abbia un'accezione negativa, perchè io penso che cambiare forma non significhi cambiare contenuto.
Questo post è decisamente troppo filosofico per le mie limitate capacità scrittoriali e per un lunedì mattina.

mercoledì 13 aprile 2011

Giulia Passione: Malinchònia

Poi ci sono quei giorni in cui il sole è coperto da una nuvolaccia scura e tu ti senti scura uguale ma non è il tuo modo di essere, o meglio, non è il modo in cui piaci agli altri e ti senti inadeguata perchè non sai proprio scrivere di quando ti senti un pò triste perchè non fai ridere e diventi subito melensa e ogni volta che cerchi di esprimere dei sentimenti che non siano positivi e solari ti senti come un'eroina di quei libri che tanto detesti e che hanno rovinato la vita ad un sacco di donne (sì odiatemi pure ma mi sto proprio riferendo alle tanto adorate, e deleterie, Anna Karenina e Madame Bovary di sta cippa) le parole incespicano.
Perchè non esistono delle parolacce che si riferiscano alla tristezza? Sarebbero liberatorie e non "mieloschifose".
E allora me le invento.

Porca tristozza
Vappiangiulo
Inlacrimati
Porca disperazzana
Maremma tristanzuola
Striste
Cogliangione
Porca mestizia
Distroiazione
Va' a sconsolarti
Porco umore nero
Aflliggiti 'sta cippa

Mi sento un pò meglio
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...