Proprio ieri un/a lettore/trice (ma propendo per /trice) mi chiedeva come ho fatto a spendere poco per il Passione/Ford matrimonio di cui parlavo
qui. Sono piuttosto sicura che sia Kate, la futura moglie di William d'Inghilterra. Ne sono certa.
Premesso che Kate ha richiesto "uno dei miei bei post" e quindi non posso deludere la futura regina e quindi sono emozionata e quindi ancora questo post verrà una merdaccia, posso dire che in effetti siamo stati molto bravi a risparmiare per il nostro matrimonio e i motivi sono stati tre.
Uno di carattere economico, ergo non avevamo una lira.
Il secondo di carattere filosofico e cioè non si capisce per quale motivo ci sia bisogno di spendere decine di migliaia di euro per una festa che se non si chiamasse matrimonio costerebbe la metà.
Il terzo di carattere. Sono un pò orgogliosa e mi scoccia pesare sui miei genitori o quelli di Ford. Poi certo, ci sono casi in cui senza non potremmo farcela (tipo la macchina), ma cerchiamo il più possibile di pensare che i soldi che si sono guadagnati faticosamente (e da qualche anno possiamo effettivamente capire cosa voglia dire) se li devono godere loro. Se possibile.
Ed ecco quindi gli accorgimenti che ho adottato:
- vestito da sposa: a meno di non avere una taglia particolare (e cioè essere molto magre o molto cicce) gli outlet sono una manna dal cielo. La differenza consiste, oltre che nel prezzo, nel fatto che in una boutique di abiti da sposa tu provi il modello e poi loro lo rifanno da capo sulle tue misure. In outlet invece tu provi il modello (che è quello usato durante le sfilate o durante le prove d'abito della sartoria originaria) e se ti sta abbastanza bene, loro lo rimettono a posto (nel mio caso era un pochino da allargare, perchè sto quasi nella categoria molto cicce, ma giusto al pelo al limite). Ho comprato il secondo abito che ho provato nel primo outlet (pur avendone provati altri modelli successivamente in altri atelier) e l'ho pagato (no, non è vero, l'ha pagato mio papà) 1000 € contro i 3000/5000 (e oltre) richiesti per un abito nuovo.
- scarpe: ormai si trovano di tutti i colori ovunque, quindi eviterei i negozi da sposa. Io me le sono comprate rosse come il bouquet, e le ho pagate meno di 50 € e in più le metto ancora oggi (poco perchè hanno un tacco stratosferico, però nelle occasioni particolari...)
- bouquet: ho imposto a Ford (perchè di tradizione toccava a lui) di non dire che era per un matrimonio, ma per una proposta di matrimonio. Abbiamo risparmiato credo sui 30/50 €. Non è tanto ma bisogna considerare che comunque il bouquet sarebbe stato uguale e che quei soldi sarebbero stati sprecati
- ricevimento: qui secondo me ci sono due strade. La prima è sapere esattamente cosa vuoi e quanto vuoi spendere e dunque muoverti secondo le tue aspettative. La seconda è non dire che si tratta di un matrimonio ma di una festa familiare. Questa seconda strada è un pochino rischiosa perchè comunque per un matrimonio curano di più il tutto... Per quanto riguarda la cena noi volevamo qualcosa di rustico e quindi ho cercato un agriturismo. All'inizio non dicevo quanto volevo spendere e mi tiravano fuori cifre assurde per menù mai richiesti. Poi ho spiegato bene cosa volevo (buffett d'antipasti molto abbondante e rustico, due primi al tavolo e poi direttamente torte e fontana di cioccolato - quest'ultima consigliatissima, si ricordano SOLO di quello gli invitati) e quanto volevo spendere. Alla fine solo tre posti mi hanno detto di sì ed abbiamo scelto tra quelli.
- fiori: per i tavoli puoi scegliere due soluzioni. La prima è acquistare i fiori direttamente nel paesino del ricevimento. Ad es. se sei di Milano e ti sposi a Vizzolo Predabissi (spero per te di no), sicuramente il fioraio di Vizzolo costa di meno e risparmi il trasporto. La seconda è decidere di non mettere i fiori al tavolo ma qualcosa di completamente diverso (tipo dei vasi pieni di caramelle colorate o di matite colorate o di arance o mele).
- tableau: in realtà molto più che la realizzazione è l'idea che fa la differenza. Quindi il mio consiglio è beccare l'idea giusta e gestire il tableau con delle foto o delle immagini. Devo ammettere poi che in questo caso io l'ho fatto realizzare perchè mi sono svegliata molto tardi e dunque l'altra possibilità che vi suggerisco è quella di cercare online. Ci sono un sacco di siti carini che propongono tableau e cake topper personalizzati a poco...
- partecipazioni: il sito a cui mi sono appoggiata è
PartecipazioninKarta. Mi permetto di consigliarlo per quattro motivi:
il primo è che hanno un sacco di disegni e di colori
il secondo è sono abbastanza economici
il terzo è che sono molto puntuali
il quarto è che lavorano con i disabili
- confetti: io li ho comprati al supermercato e in pasticceria, ma sfusi, non insieme alla scatolina. Poi vabbé noi l'abbiamo fatto strano perchè erano 9 di colori diversi, però anche quelli bianchi vanno benissimo (li trovi anche alla Metro se conosci qualcuno che ha la tessera, anche quelli di Sulmona, come Kate e William)
- scatoline per confetti: cerca sui siti di packaging, perchè è molto più facile trovarli a poco. Ad esempio le scatoline per confetti sui siti di bomboniere li trovi a circa 1€ l'uno (faccio una media). Su un sito di packaging lo stesso tipo l'ho acquistato a 7€/100 pezzi...
- bomboniere: la premessa è che io sono STRAORGOGLIOSA delle mie bomboniere e che quindi ti racconterò esattamente come erano... i miei ZUCCHERINI SPIRITOSI.
Ho acquistato (tramite mia mamma, alla metro) dei barattoli da marmellata e alcool alimentare.
In drogheria ho comprato: salvia, menta, anice, cannella, vaniglia, liquirizia, viole cristallizzate e rose cristallizzate. Al supermercato limone, mandarino, arancio, basilico, colorante alimentare e zollette di zucchero. In cartoleria pennarelli, rafia, carta crespa ed etichette.
Il procedimento è semplice. Basta inserire più zollette di zucchero possibili all'interno di un barattolo, inframmezzando con gli aromi (basilico, rosa e vaniglia, viola e liquirizia, agrumi, arancia e cannella, menta, anice, limone e salvia), ricoprire il tutto con l'alcool alimentare, aggiungere qualche goccia di colorante alimentare per dare un tocco di colore al barattolo (personalmente sono stata banale e ho seguito i colori naturali, in modo da esaltarli più che coprirli). Infine chiudere e lasciare chiusi per almeno un mese, ogni tanto scuotere i barattoli per miscelare gli aromi. Dopodichè (non sono sicura si scriva così. Mannaggia alla mia ignoranza) coprire il tappo con la carta crespa colorata (anche qui sono rimasta in tinta) e chiudere, intorno al tappo, con la rafia. Per concludere creare delle etichettine con su scritto l'aroma.
Alla fine il risultato è simile a questo:
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Questi sono industriali e di classe, se riesco posterò una foto dei miei... |
ma un pò più grezzo e quindi più divertente e quindi più colorato e quindi BELLISSIMO.
Sulle bomboniere più che dirti come risparmiare (chiaramente fare da sè è un opzione) ti direi mia cara Kate che secondo me le bomboniere da mangiare o da bere sono le migliori (gli zuccherini si possono mangiare così come sono, e sono mooooooolto forti, oppure mettere nel caffè, dicono che quello al basilico col caffè sia buonissimo, oppure gli si può dare fuoco in modo da bruciare l'alcool e poi mangiare). Non rimangono anni a prender polvere, quando la persona li mangia/beve pensa a te, non sono cose sprecate.
Ovviamente non è obbligatorio farli da sè. Ci sono posti che ti fanno i barattolini di miele buono o bottiglie di vino con l'etichetta personalizzata o ancora all'equosolidale puoi trovare tocchi grandi di cioccolato purissimo... Però per me la personalizzazione, che sia nell'incarto, nell'etichetta, nella creazione o in tutto ciò, è importante perchè significa che veramente ci hai tenuto a fare qualcosa per ringraziare tutti quelli che sono venuti a festeggiarti. Con questo non voglio dire che chi le compra se ne sbatte, ma solo che io amo le cose fatte a mano.
Spero che questi consigli possano essere utili a qualcuno.