lunedì 6 settembre 2010

Giulia Passione: Il buongiorno si vede dal venerdì sera

Non si sa mai cosa aspettarsi
Eccomi qui, di ritorno da un week-end molto strano.
Venerdì è stata una giornata pesantissima al lavoro, forse perchè ero stanca, forse perchè il capo andava in vacanza e aveva bisogno di mettere tutto in ordine, forse perchè fare i colloqui è difficile o forse perchè era il primo venerdì di ritorno dalle vacanze.
Nel ruolo della selezionatrice mi rendo conto, una volta di più, di quanto le madri siano bistrattate sul lavoro. Rischierò di inimicarmi tutte le mamme lettrici del mio blog, ma in effetti, è molto difficile assumere una mamma. Per quanto simpatiche, preparate, cordiali e sveglie esse siano, al momento della fatidica domanda "Qual'è la tua flessibilità? Sabato e domenica?" la loro risposta è, giustamente, vaga e tendente al meno dispo possibile. Il fatto è che, come capo di una squadra di un esercizio commerciale, non posso permettermi di prendere una persona che ha un bambino al primo anno di asilo perchè, giustamente, tutte le volte che il bambino avrà le varie malattie esantematiche la mamma dovrà stare a casa e la squadra dovrà svolgere il doppio del lavoro. E d'altra parte capisco le esigenze di una mamma-lavoratrice.
Prima o poi potrebbe capitare anche a me di essere madre e non crediate che non mi ponga il problema. Il problema c'è e come al solito se lo gestiscono le persone. L'Italia è veramente indietro in merito alle questioni familiari. I politici si scannano su incentivi alle aziende vs bonus per i lavoratori, aumento della produttività vs orari decenti (ma vi ricordate quando una volta la domenica era tutto chiuso?), privato vs pubblico. E non si rendono conto che c'è una cosa che unisce operai e manager, berlusconiani e comunisti, uomini e donne. Ed è la famiglia.
Voi sapete che io aborro la Francia e i francesi (generalizzando, poi ci sono casi e casi) eppure loro hanno uno stato assistenziale per la famiglia che permette veramente alle madri di godere dei diritti che, secondo me, spettano loro. Ma caspita (mi censuro, visto che oggi mi hanno cercato con "ah, sì dai, sì, spaccami la Fxxa, dai sì" e ieri con "ragazza porca scopa con il cane racconti"), ma quelli che governano ce l'hanno una minima idea di come sia difficile lavorare (e cercare di realizzarsi attraverso il lavoro), gestire la casa al meglio possibile per non vivere in un porcaio, cucinare tutte le sere e magari farlo bene in modo da far felice il maritino, seguire in tutto e per tutto un bambino che dipende completamente da te, essere un minimo sexy e pronta a godere del piacere coniugale? No, non ce l'hanno. E quindi mi ritrovo qui, con i sensi di colpa per non aver scelto una mamma, ma una single divorziata che, a parità di curriculum, mi da disponibilità completa. E penso a quando potrei essere io a cercare lavoro e a non essere scelta.

Cazzaruola.

Alla fine della giornata lavorativa io e Mr.Ford partiamo, direzione Mole City, missione: in meno di 24h recuperare i gattacci, uscire con Moglie e compagno, vedere Peter Pan, stare un pò con Tony Mom e dormire almeno 6 ore.
Coda tra Marcallo-Mesero e Novara Est di 15 km, dico 15 km FERMI.
Arriviamo a Mole City in ritardo e corriamo alla cena con Moglie e compagno. Vi dirò, è stata una bella serata, ci siamo divertiti e abbiamo riso. La pizza era buona, i cocktails post pizza buoni e economicissimi. Eppure non sono stata completamente soddisfatta da questa serata. Forse avevo troppe aspettative, forse la maternità è una cosa che si vive in maniera più intima ed è difficile condividere le emozioni che si provano, ma ho sentito poca connessione e avrei voluto stringerla forte e farmi raccontare tutto e, semplicemente, a volte non c'è tempo...

Sabato mattina siamo andati a trovare Peter Pan (per chi non l'avesse capito è mio padre) con il quale ho un rapporto molto conflittuale, dovuto, credo, ad un gigante complesso di Elettra.
Eric Roberts
Mio padre è un uomo bellissimo (per farvi un esempio alla Eric Roberts, gli assomiglia parecchio, anche se non ha gli occhi azzurri), pieno di interessi, colto, sportivo... insomma un uomo che piace a tutte le donne. Nonostante tutti i suoi pregi e le sue caratteristiche non sa godersi la vita. Si incastra in relazioni che non lo soddisfano, ha paura di stare da solo e non riesce a capire quanta felicità potrebbe provare se riuscisse a gustarsi la libertà che deriva dall'essere in pace con se stessi e dal non censurarsi sempre, dall'ascoltarsi veramente.
Mio padre ha una relazione di circa 7/8 anni. La loro storia è costantemente altalenante, si lasciano, si prendono, si lasciano, si prendono (fino a 6/7 volte al giorno). Tempo fa, poco prima del mio matrimonio, la situazione sembrava essersi stabilizzata e, nonostante tra mia madre e questa donna ci siano trascorsi poco piacevoli, avevo accettato la sua presenza, perchè mi sembrava corretto. Ad un certo punto, un mese prima del sì, è esplosa una bomba, che, chiaramente ha coinvolto me, in maniera negativa, mi sono stati rinfacciati i regali che mi aveva fatto ("io questo non lo uso più, lo vuoi?" questo tipo di regali), le volte che l'avevo ospitata etc.. A quel punto avevo detto a mio padre che non la volevo più vedere e che si facessero la loro vita. Passato un anno la loro storia è ripresa e io ne sono stata alla larga.
Sabato avevo concordato di vedere mio padre e gli ho detto chiaramente che non volevo andare a casa sua, e che preferivo non avere a che fare con la loro relazione fin tanto che la situazione non diventi solida e stabile. Anche perchè non mi piace fare da parafulmine e da caprio espiatorio. Non voglio essere usata per scongiurare un litigio che comunque avverrà, a causa mia o meno. Arrivo dunque sotto casa di Peter Pan con l'accordo che saremmo usciti e citofono. E lui apre. E io ricitofono per dirgli che non salgo. E lui apre di nuovo. Al che, un pò incazzata vado per pagare il parcheggio e...
CADO!
Io.
In mezzo alla strada.
Come una cretina su tacchi 12.
Mi sono arrabbiata tantissimo. Anche perchè Mr.Ford mi sollecitava ad alzarmi per levarmi dalla strada, ma io non capivo se mi ero rotta qualcosa o meno. Alla fine gran sbucciata sul ginocchio, come da bambina, e incazzatura galoppante.
Valigia Segue. Bellissima
Peter Pan si è fatto perdonare comprandomi una bellissima valigia in cambio di quella che gli avevo prestato e che si era rotta in un viaggio ad Amsterdam. Però sono rimasta incazzata lo stesso. Primo perchè non mi meritavo di cadere, secondo perchè mi sono sentita usata, terzo perchè siamo diversissimi e non ci capiamo e quarto perchè non riusciamo mai a parlarci e a dirci che ci vogliamo bene.

Pranzo con Tony Mom e i Randagi (i miei cugini, in affidamento a mia madre) e pomeriggio a cercare di giocare alla WII, ok a baseball farò cagare, ma quanti pugni virtuali ho dato a Mr.Ford!
Proposta di pinacola tutti insieme e partita disastrosa culminata con me che piangendo ho fatto il cazziatone a tutti perchè convivere è difficile ma loro non si semplificano la vita. I bimbi che provocano mia madre per vedere se anche lei li abbandonerà e se è colpa loro se sono stati tolti alla loro mamma e mia madre che pensa solo al ricordo idilliaco che si è costruita di me bambina e non affronta il fatto che loro sono 3, sono maschi, sono quasi adolescenti e sono traumatizzati. Insomma dramma familiare.

In ultimo partiamo per tornare a casa, stremati e silenziosi.
Mi fermo per fare benzina e, per non farmi mancare niente, me ne rovescio un pò sul braccio; nè gabinetto nè fogli sparsi in giro, quindi vado avanti mi fermo, di nuovo, al primo autogrill in autostrada. Mi pulisco, pulisco il vetro e ripartiamo.
Pandistelle pensa bene di pisciare nel trasportino. Ci fermiamo e puliamo. Poi Pandistelle pensa bene di cagare nel trasportino (convalidando la tradizione degli animali cagoni in macchina). Ci fermiamo e puliamo.
Arriviamo a casa distrutti e andiamo a dormire.

Per fortuna ieri sera abbiamo visto "The Expendables", il film di Stallone, che è stato bellissimo, girato con lo spirito anni '80 che tanto amo e di cui sicuramente troverete a breve la recensione da Mr.Ford.
L'abbiamo visto con Dembo, (così gli faccio la citazione dovuta).

Mi sono dilungata pure troppo, volevo un pò sfogarmi, perchè questo week-end non è stato come me lo aspettavoe non vedo l'ora che sia il prossimo venerdì, così possiamo fare tutte le nostre cose da week-end!

11 commenti:

  1. mmmhmmm, bel weekendino, quasi quanto il mio, con la pioggia e 35 amici stipati nel mio salotto grande circa 12 metri quadrati.
    è ovvio che devo controbattere riguardo all'assunzione delle madri:
    -primo: quando ero innamorata del donatore, non avrei mai rinunciato a una domenica con lui (viveva a sanremo e ci vedevamo due week end al mese); ora che sono mamma, ho fatto la cameriera la domenica e la sera perchè avevo bisogno di arrotondare. anche se avrei preferito di gran lunga stare a casa con le bimbe.
    -una mamma spesso non può permettersi di perdere un lavoro.
    -le malattie esantematiche dei figli ti fanno perdere probabilmente meno giorni di lavoro di un genitore malato da accudire, di una gastrite cronica o di un hobby che curi con molta assiduità, che magari ti fa passare in giro per mercatini tutte le domeniche e ti fa richiedere le ferie causa mostre o fiere irrinunciabili.
    -ci sono donne e donne e ci sono mamme e mamme.
    -io da quando sono mamma ho sviluppato una capacità di fare più cose contemporaneamente che prima non avevo.
    -io da quando sono mamma ho una pazienza quasi zen, anche nei confronti di clienti cagacazzo. spesso per questo mi vengono fatti i complimenti, io rispondo che devono ringraziare le mie figlie.
    se fossi in te alle candidate chiederei anche se per caso non hanno il colon irritabile o un genitore invalido.. ;)

    RispondiElimina
  2. quando mi hanno assunta (con contrtto determinato, tra l'altro), 27 anni, sposata, mi hanno raccomandato di NON RESTARE INCINTA. no no :D
    Io spero cmq di tornare al lavoro (non a quello, ovviamente) il più tardi possibile... speriamo di riuscire a gestirci :D

    RispondiElimina
  3. JuleZ, cominciamo col dire che mi dispiace che il tuo fine settimana non sia andato come volevi.
    Per le mamme lavoratrici (su cui ho scritto un post abbastanza in tema tempo fa): in parte condivido. Nel senso che ci sono madri e madri. Ci son quelle che "ci marciano". Non me ne vogliano le altre mamme, ma è vero. Ci sono quelle che se ne approfittano. E poi ci sono quelle come me. Che si alzavano alle 5 del mattino per essere al lavoro alle 8.45, starci fino alle 15, rifare più di due ore per tornare a casa. Praticamente il tempo di far cenare Diego e metterlo a letto. Che allegria.
    Lo potevo fare perchè il padre stava a casa, in altre condizioni non potrei.

    Per quanto riguarda tutto il resto... Uh, mi ci vorrebbe un post intero, per le similitudini che ci sono! =)

    Mi limiterò a dire che hai tutto il mio appoggio (im)morale =)

    Bacione!

    RispondiElimina
  4. A volte le cose non girano come dovrebbero, e il domino che si aziona è inarrestabile. Ma il bello è venirne fuori con il sorriso, e passare attraverso il cinogiapponese ed un film nel pieno spirito del nostro capodanno anni '80 di due anni fa.
    Come dice il vecchio Max Pezzali, "basta un giorno così a cancellare centoventi giorni stronzi". Ovviamente insieme.

    RispondiElimina
  5. Che tosta che sei! Io sarei scoppiata in lacrime già al ginocchio sbucciato...
    Per quanto riguarda il discorso mamme, anche io mi pongo il problema di come farò in futuro.
    Ahhhh....il sogno lontano dei nidi aziendali....

    RispondiElimina
  6. Hey JuleZ! Purtroppo la società di adesso è così...quando ho fatto il colloquio settimana scorsa la prima domanda è stata:
    -Hai figli?
    Per quanto le riguarda le assunzioni va così... ma per la maternità le madri italiane sono fortunate. In Usa hai solo un mese e poi torni a lavoro.
    Gestire madri e padri (soprattutto padri!)separati è sempre difficile. Sei fortunata ad avere MrFord sempre al tuo fianco. Anche quando cadi nel parcheggio!

    RispondiElimina
  7. quindi lo devo vedere alla fine "The Expendables", io che non ci volevo proprio andare..
    mi hai messo curiosità, e non so perchè, mi fido di te e di Mr Ford..

    Bel weekendino però, noi invece molto solitari a parlare di noi..che palle, però siamo stati bene..molto bene

    Discorso mamme al lavoro: lavoro in una grande azienda, e per due anni ho fatto quello che facevi tu, selezionare il personale..non so, il discorso è molto piu' ampio di quello di essere mamme, ma se sei in gamba e sei hai coscienza, ti assicuro che non c'è maternità che tenga...dalla mia esperienza vedo che le mamme sono piu' presenti e attente di tante donne senza figli e piene di grilli per la testa..però capisco la difficoltà..anche percè penso che nella scelta non fossi del tutto autonoma, ma dovessi andare incontro alle esigenze del tuo capo..

    RispondiElimina
  8. @Polly, non voglio fare torto a nessuno e forse a volte proietto me stessa nei colloqui. Però ti faccio un esempio. Giovedì avevo gente a cena alle 8.30. Il mio capo aveva bisogno di me e sono rimasta fino alle 7.30 (ci metto mezz'ora ad andare a casa, fai i conti). L'ho fatto. Se invece fossi dovuta andare a prendere mio figlio che usciva dall'asilo alle 6, non mi sarei fermata. A nessun costo.

    @Miah, se potessi io farei la mamma a tempo pieno. Certo che non è facile, ma ho ancora la speranza che Mr.Ford cominci a guadagnare 5000€ al mese!

    @Vale fallo il post, così mi racconti e veniamo tutti a leggerti!

    @Mr.Ford se non ci fossi tu che sei il mio equilibrio, lo sai che fine farei!

    @Ginger, per il dolore di solito non piango, però per le ingiustizie sì e ti giuro che l'altro giorno pensavo che non era proprio giusto cadere in mezzo alla strada! UFFI! Quando ero piccola andavo al nido aziendale. Una figata, per me e per mia madre!

    @Zoe, in America sono matti da legare :D Comunque sì, gestire i genitori separati è un'impresa titanica a volte, ma abbiamo la fortuna che i fratelli Z siano bravi ragazzi consolatori! :D

    @Sononera, grazie della fiducia. Però Expendables devi guardarlo come un film anni '80, senza fissarti sui buchi delle sceneggiature, godendoti ogni osso spezzato, arto tagliato, sguardo assassino... WOW!
    Sono felice che siate stati bene, mi sa che era solo strizza da matrimonio la tua!
    Sì, certamente, c'era anche il mio capo con me ai colloqui ed è stato lui a sottolineare il problema malattie esantematiche. Non si può fare di tutta l'erba un fascio e ci sono mamme e mamme, però se tutta la squadra deve pagare le conseguenze di eventuali assenze la situazione diventa pesante. E comunque anche le altre persone/non mamme che ho selezionato hanno subito lo stesso interrogatorio su hobby, impegni, disponibilità e desiderio di crescita! Non sono così discriminante. Nè ho così tanta esperienza da non sbagliare! (l'età media della mia squadra è 24 anni! Compresa me nel conto!)

    RispondiElimina
  9. Se io penso al mio prossimo reinserimento nel mondo lavorativo mi viene l'ansia... faccio già fatica adesso a tenere una casa decente e ad essere una bismamma decente! Però dopo sei anni sarà stimolante ricominciare...spero di avere fortuna,anche perchè ho le idee chiare:visto le cascine che circondano la nostra città voglio fare la contadina a tempo indeterminato (?!)e dopo non molto fare un altro pupo,questa volta percependo la maternità!! Sì lo so sono matta,ma è così bello sognare...
    Questo fine settimana sarà certamente bello,attendiamo frementi il "viaggio" che intraprenderemo insieme sabato...non vedo l'ora!
    Cmq sarà molto difficile che i nostri Ford e Byron guadagneranno mai 5.000 euri mensili nel loro attuale posto di lavoro!!!
    p.s.oggi è arrivata la cartolina...GRAZIE!!!

    RispondiElimina
  10. @Mildred bellissimo la contadina a tempo indeterminato, ma perchè sprecare la tua bravura con i bimbi?! Anche io sono emozionata per sabato! E ho buone speranze che se ci si mettono d'impegno Ford e Byron possano arrotondare sulla tangenziale di Lodi! E noi a casa a ciaciarare! :D

    RispondiElimina
  11. Caspita, che week end pregno di eventi hai avuto.
    Non mi sembravi strana domenica sera, avevi la faccia rilassata(penso per Sly, a questo punto) o forse non sono un buon osservatore...
    Grazie per la citazione.(fiiico il link!!)

    "I parenti, sono come le dita della mano. Non ne senti la mancanza finchè non ne perdi una."

    Penso sia di un falegname.
    Ah-ah.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...